In epoca di #iorestoacasa tutti si danno da fare per riempire il vuoto cosmico in cui sembra di navigare a vista: c’è chi cerca una routine quotidiana, chi consiglia libri da leggere e musei da visitare (online) e chi aspetta che passi la giornata. Non è facile sapere che là fuori il mondo è diverso da come lo ricordavamo essere, che un nemico silenzioso e invisibile gira per i luoghi che credevamo essere intoccabili e sotto controllo, il pieno controllo delle metropoli iperproduttive e che non dormono mai.
Si realizza la profezia di John Locke e di David Hume: chiusa la porta, dietro di essa non c’è certezza ontologica alcuna, la mente ti suggerisce immagini che sono solo ricordi, la ragione vacilla, il mondo com’era non è più il mondo com’è. Lo scenario è inoltre complicato dal fatto che ci si sente pure un po’ inutili, poiché mancano strumenti medici e forze fisiche professionalizzate per aiutare gli ammalati e molti di noi non possono cambiare le cose, se non con qualche donazione. Qui la riflessione rischia di entrare nello scivoloso mondo del politico, parlando di sanità e di pianificazione dei fondi pubblici, perciò farò alla cinese, glisso un attimo.
Fatto sta che mi sono chiesta se avesse senso pubblicare articoli, me lo sono iniziata a domandare da ben prima che l’Italia finisse nel tritatutto della pandemia. Le frivolezze sembrano ancora più frivole quando c’è in ballo qualcosa che conta, a cui teniamo molto e che sta pericolosamente in bilico: qui siamo tutti a fare i conti con il nostro (senso di) vivere.
Poi ho avuto una folgorazione estetica, per dirla alla Kant: qualcosa che proviene dall’esterno, Rai 2 precisamente, ha colpito i miei sensi che se ne stavano mollemente affacciati all’orizzonte e privi di aspettative ed ho goduto del senso del bello, del gratuitamente frivolo. Per un paio d’ore non ho pensato, solo immaginato (lasciando Locke e Hume fuori dalla porta.. non aprite quella porta!).
Ecco, ho pensato che magari qualche lettore può trovare un po’ di svago e/o di soddisfazione nel rivedere pezzetti di cose cinesi sparpagliati qua e là, perché a me la Cina manca, anche quel poco che ne consumavo da casa mia, con qualche acquisto al minimarket e un paio di noodles fumanti a settimana. Ho quasi finito la salsa di soia in frigo e sono già in pena: non sono l’esercizio del mio potere d’acquisto, il richiamo del brand, l’abitudine che mi mancano di più, mi manca il senso di quotidiana normalità.
Organizzerò i miei suggerimenti di frivolezza in sezioni, anzi in stanze della casa. Enjoy!
在厨房 | In Cucina
Warning: cucinare svaga molto ed anche mangiare soddisfa e distrae. Però non esageriamo con il tempo trascorso in cucina, il cibo in quarantena deve bastare per tutti e cerchiamo anche di fare una moderata attività fisica. Fine della predica 🙂
Magic Ingredients 小高姐的 è uno dei miei canali di ricette preferite su Youtube.
Ci sono molte ricette di cucina cinese come melanzane saltate alla cinese, baozi, ravioli ai gamberi, ravioli al pollo, tortine della luna e olio piccante fatto in casa, ma anche grandi classici internazionali come Swiss roll, baguette, burro fatto in casa (di Heidi?), cheese naan (India), banana bread (USA). Video in HD e con le dosi in sovra impressione; Xiao Gao non usa milioni di ingredienti per fare una pasta, solo lo stretto indispensabile e buona/paziente manualità, cosa rara e preziosa! Sotto titoli disponibili in inglese e cinese.
在客厅 | In soggiorno
Ludibrio nel vedere le tappe cinesi dello show di RaiDue Pechino Express: ospitalità (cinese), paesaggi bellissimi (cinesi), divertente sbrocco dei concorrenti (italiani), cene squisite. La serie è disponibile gratis su RaiPlay e vale la pena vederla, svaga molto.
Piccole anticipazioni: nella puntata sei, Enzo Miccio va per mercati alla ricerca del cavallo cinese (?) per preparare i noodles al di là del ponte 过桥米线 (spoiler: non lo trova, perché si usa il cavolo e non il cavallo per la zuppa). Nella settima tappa, i concorrenti imparano a contare da 1 a 10 in cinese per aggiudicarsi il vantaggio di gara.
In salotto possiamo guardare film, serie e cartoni per molte ore. Se ci sono dei bambini in giro per casa, Peppa Pig scopre il Capodanno cinese (così anche gli adulti ripassano) oppure, su Netflix, la coccolosa serie 72 animali tenerissimi (tra cui il panda, ovvio).
Per gli amanti dei documentari: Cina contemporanea su RaiPlay raccontata da Snapshot Cina oppure suggestivi panorami di Cina segreta.
Netflix hardcore (con sottotitoli in italiano): A love so beautiful, il chinese (teen) drama numero uno. Yanxi Palace Princess Adventure, le avventure di una determinata principessa sotto la dinastia Qing (vendette&affari di cuore).
Film cult (Netflix) sulle arti marziali: Ip man 3 oppure Kung fu yoga con Jackie Chan
在阳台 | Sul balcone
Facciamo un po’ di attività fisica. Anche durante la quarantena, la Cina non ha dimenticato di fare qualche esercizio: i video delle danze di gruppo negli ospedali di Wuhan hanno fatto il giro del mondo. Secondo la tradizione cinese, è molto importante fare movimento, a tutte le età e con moderazione ma costanza giornaliera. Non solo taiji nei parchi, tipicamente la mattina, ma anche balli di piazza la sera. Si svaga la mente e ne beneficia tutto il corpo. Perciò daje, andiamo sul balcone a fare un po’ di sport (cinese).
在房间 | In camera
Oltre a dormire, guardare il soffitto, rotolarsi sonnacchiosi, perché non provare ad avvicinarsi alla lingua cinese, se ancora non lo avete fatto.
Per iniziare a prendere maggiore confidenza, suggerisco di scegliere tra lingua parlata 口语 (primo video) e la memorizzazione di qualche semplice carattere cinese, hanzi 汉字, che si può provare a riscrivere su un foglio (secondo video).
Per i più ardimentosi, infine, vai col cinese cantato (whaaat?)
E per la buona notte.. qualche chengyu 成语, i proverbi cinesi raccontati sotto forma di aneddoto. Attenzione: i video che seguono inducono al relax (in modo crescente).