Quale titolo dare a questo post? Più difficile rispondere alla domanda che neanche scrivere l’intero testo. Un buon SEO senz’altro mi avrebbe suggerito “i cinque migliori corsi di cinese online“. Grazie buon SEO, ma non me la sento: questo articolo certamente parla di corsi ottimi e caldamente consigliati per avvicinarsi al cinese (livello base, più precisamente dal livello zero al livello uno, come direbbe il mio maestro), pur tuttavia fare una classifica dei migliori corsi di cinese vorrebbe anche implicitamente dire che ho speso un patrimonio nella frequenza di tutti quanti quelli in lizza, scartati e approvati, oltre che ammettere di essermi autocondannata al destino di eterna ripetente. Non è invece così.
讨论| Ragionamento
Una classifica efficace ed onesta, infatti, esigerebbe che chi la stila avesse testato ognuno dei corsi considerati, dall’inizio alla fine. Altrimenti come si potrebbe dire che uno è migliore dell’altro? In più, per non mettere a paragone le mele con le pere, sarebbe anche auspicabile che l’autore avesse frequentato sempre lo stesso livello, per confrontare offerte omogenee. Interviene a questo punto un dubbio: se misuriamo l’efficacia di un corso (almeno in parte) sulla scorta dei risultati del discente, come possiamo attribuire una valutazione oggettiva alla seconda o terza serie di lezioni sullo stesso argomento, che frequentiamo a solo scopo di test, per amore della classifica? Faremo dei compiti già fatti e conversazioni già chiacchierate, il giudizio sarà influenzato in ogni caso. Perciò, i corsi migliori si possono forse selezionare sulla base di risultati di centinaia di studenti, in decine di anni; difficile che un singolo blogger o una redazione ricavi dati così impegnativi in autonomia.
Ecco perché giungo alla conclusione che se i migliori cinque ristoranti bbq in città è un titolo un po’ furbetto (li hai davvero provati tutti?) ma plausibile, non mi sembra invece sensato (né onesto) millantare di aver scoperto le migliori risorse per imparare il cinese, così come sarebbe un falso logico sponsorizzare i migliori corsi di cinese a Milano oppure online.
方法 | Il metodo
Premesso ciò che andava moralmente premesso, ho fatto una selezione di corsi online sulla base di pochi parametri pratici, cioè: inizio nel mese di novembre + prezzo basso + affidabilità di chi li eroga (associazioni culturali oppure privati che conosco). Ho scartato i corsi che ho provato ma non sono più erogati (ovviamente) e quelli ancora attivi ma che mi hanno fatto venire il latte alle ginocchia (nessuno mi paga per queste poche oneste paole, quindi lo scrivo in tutta sincerità, ci sono corsi di cinese di chiara fama che fanno passare la voglia anche facendosi di LSD prima di entrare in aula). Quindi ho ridotto la selezione a cinque proposte, delle quali metto a confronto le caratteristiche specifiche.
Ognuno dei cinque corsi di cinese online che propongo, infatti, ha il suo punto di forza nel rispondere ad esigenze diverse: la lezione interattiva oppure la fruizione on demand, la classe di più persone (online) ovvero la lezione individuale, il corso lungo e continuativo oppure il pacchetto personalizzabile di lezioni (anche solo tre o cinque!). A mio parere:
L’esperienza culturale di formazione, perché piaccia e dunque serva, deve essere scelta con attenzione, seguendo i propri gusti, proprio come si farebbe con un buon gelato.
一言为定| Buoni motivi per provarci
Perché provare ad avvicinarsi al cinese? Se lo chiedi a Google ecco cosa ti risponde:
- perché è la lingua più diffusa al mondo per numero di parlanti, perché fa curiosità ed è ricca di cultura (Sole24ore);
- perché è sfidante, così sfidante che lasci tutti a bocca aperta quando dici che la studi (quattro secondi, poi inizia la sfilza delle richieste di traduzione di tatuaggi, etichette del maglione made in China e menu del ristorante), Fabio lo definisce una sorta di CrossFit mentale;
- Masini, autore semi monopolista dei libri di testo scolastici, invita ad iniziare a studiare il cinese perché è la lingua che in Germania fanno studiare agli ingegneri all’università. Per fans delle posizioni dominanti
- Poi c’è il noto mantra che il cinese è la lingua del futuro, un futuro che non sappiamo quando arriverà; benché l’adagio hip hop dica che il futuro è gia domani, io lo sento ribadire da quando ero ancora alle prese con il greco e l’arabo classico (4 piani quinquennali fa), mi auguro solo che i tempi – per me – coincidano bene (sì, mi sto facendo coraggio da sola).
La mia visione delle cose è questa. Iniziare lo studio di una lingua alfabetica occidentale è come conoscere qualcuno in discoteca una sera (oppure su Tinder ehm volevo dire Duolingo): passione di una notte o poco più. Magari arrivi a una settimana, due, un mese; magari una mattina ti alzi e t’accorgi che hai proprio preso un gambero, non fa per te. Magari ti gasa, perché è facile, ci si scalda subito. Poi c’è anche chi ci fa le nozze, non dico di no, il caso dei laureati in lingue (inglese, francese, spagnolo). Iniziare a studiare cinese invece si fa per amore (di se stessi, di qualcuno o di qualcosa, di un’idea o di un sogno), è come andare a trovare una nonna: ogni giorno un po’ di tempo, una parentesi di tempo fuori dal tempo, con il tè caldo in mano. Si pensa, si ascolta, si porta pazienza, s’impara sempre qualcosa di inaspettato e in certo modo profondo, antico. Certi giorni l’incontro pesa, certi giorni al contrario è una boccata d’aria fresca. Passato un anno, l’idea (o la necessità) di abbandonare (la nonna, la lingua) ti darà la malinconia, inspiegabilmente. Lì capirai che avvicinarsi al cinese non è un’esperienza paragonabile allo studio delle lingue europee.
Consiglio di avvicinarsi al cinese perché è una bella storia d’amore, ci vuole impegno, sì, ma sono più le soddisfazioni che le fatiche (disclaimer: conosco altre sei lingue). Si può iniziare con il cinese piano piano, come un gioco: scoprendo l’origine dei caratteri hanzi, provando a scriverne uno o due – magari con il pennello – , godendosi l’ascolto di suoni e musicalità nuove. In questo periodo di necessario rallentamento dalla frenesia del vivere quotidiano, mettiamo un attimo da parte la falsa preoccupazione del dover sospendere il vedo-gente-faccio-cose (l’aperitivo è un placebo della mente) e azioniamo lo spirito di adattamento che contraddistingue l’uomo. Detto fatto: spegni il tg e accendi un video di cinese.
课程 | Cinque corsi di cinese online
- Scuola Xue Hanyu, corso annuale da novembre a luglio. Lezione settimanale da due ore e mezza, il sabato mattina. Programma del corso pubblicato sul sito (qui), distribuiti materiali didattici, classi da massimo 10 partecipanti. Ci sono docenti madrelingua, la lavagna multimediale, si fanno esercizi e conversazione, spiegazioni di cultura e anche di come si scrive con pc o cellulare. Tutto dal proprio divano.
- Officina d’Oriente, corso da novembre a marzo (circa, esattamente: 15 settimane dalla partenza). Le lezioni su Skype seguono il modello della lezione in aula (piccole aule, massimo 20 partecipanti), con insegnante italiana + 4 ore extra con docente madrelingua. Il costo è veramente competitivo, comprende anche un po’ di materiale didattico. Officina d’Oriente è attiva anche su Instagram.
- Cinaliano by Siyu Yang, pacchetti di lezioni individuali. Siyu è insegnante madrelingua, ha studiato al conservatorio di Pechino e da sei anni insegna lingua e cultura cinese per gli italiani. Se si vuole avere la massima flessibilità oraria unita ad una interessante e concentrata lezione individuale, si può contattare via email per un pacchetto di lezioni online (Skype). Il suo canale Youtube è anche un ottimo strumento di esercizio per i livelli di cinese più avanzati.
- Cinesiamo insieme, di Marta Gotti via Udemy. La piattaforma di corsi online mette a disposizione pacchetti a costi veramente contenuti, con tanto di anteprime gratuite per valutare il proprio grado di interesse. Con meno di quindici euro, Marta vi accompagna in un viaggio di incontro con le basi della lingua e cultura cinese, attraverso video che non sono interattivi ma possono essere visti e rivisti tante volte, in qualsiasi circostanza (giorno, notte, pc, cellulare). Marta è disponibile anche via email per dubbi e perplessità.. e naturalmente per i livelli successivi!
- Associazione Nuove vie della Seta, corso breve da febbraio (24 ore). Due insegnanti, italiana e madrelingua di Pechino, si alternano nelle lezioni settimanali ricche di materiale (ppt, audio, dispense). Si segue un libro di testo, ma la classe è interattiva via Zoom, massimo 10 partecipanti. Anche in questo caso il costo del corso è piccino, perché non provare?
Photo cover by Mimi Thian
Hai descritto benissimo che vuol dire studiare cinese, per me è stato ed è proprio così! Per fortuna che c’è internet, ma speriamo di poter tornare a studiare questa lingua meravigliosa in Cina presto.