Si chiama 小唐汤包 Xiǎo táng tāng bāo, in italiano Tang Gourmet. Il nome e soprattutto il logo – un 老板 Lǎobǎn che sorbisce felice da un fagottino di pasta – fanno capire chiaramente che in quest’ottima gastronomia cinese di via Paolo Sarpi si cucina una specialità cinese che fino a qualche anno fa era introvabile a Milano, i ravioli big size ed extra sugosi da mangiare con bacchette e cannuccia.
Non chiamiamolo fast food, per carità, anche se il concetto è molto simile: ordini in cassa, ti portano rapidamente il vassoio al tavolo. Il cibo è da mangiare con calma, perché caldo e molto gustoso.
I ravioli extra sugosi sono una specialità dello Hunan, del Jiangsu e di Shanghai. Ce ne sono essenzialmente due tipi: con la cannuccia e senza (infidi!).
汤包 Tāng bāo | letteralmente pacchettino di zuppa; è il raviolo maxi servito già con la cannuccia. Il foro in cima indica chiaramente come consumarlo, prima risucchiare il sughetto e poi azzannare il raviolone. Con cautela, la temperatura della zuppetta è quasi lavica.
小笼包 Xiǎo lóng bāo | sono i ravioli rotondi con dentro molto sugo. A vederli non sembrerebbero così sugosi, per cui bisogna procedere in modo molto scientifico.
Se non avete la più pallida idea di come si faccia a mangiare correttamente un raviolo big size extra sugoso potete lasciarvi guidare dai pannelli esplicativi alle pareti di Tang Gourmet oppure da questo tutorial del giovane YouTuber zerolatta. In pratica:
* prendi il raviolo (con le bacchette)
* appoggia il raviolo (su un cucchiaio)
* dai un morsetto piccino
* fai fuoriuscire la lava (sul cucchiaio)
* gusta il raviolo (con le bacchette)
* gusta la lava (dal cucchiaio)
Bisogna fare un po’ di pratica, io al primo assaggio ho quasi fatto una doccia al sugo di maiale alla mia paziente compagna di ravioli.
La parte più divertente di Tang Gourmet dunque è il cibo, saporitissimo e vario, comodo nella saletta al primo piano. Un po’ più complesso l’impatto iniziale, quando si deve scegliere che cosa mangiare in piedi alla cassa, velocemente, con la coda che si accumula alle spalle. Se si soffre la folla oppure la pressione oppure entrambe le cose è meglio arrivare preparati.
Il menu in rete non si trova, quindi il consiglio è andare per sezioni. Ovvero:
ravioli
imprescindibili i numeri 104 e 106
pasta
noodles di ogni tipo: in brodo, asciutta, fredda e calda. Attenzione alle tagliatelle di patate, sono molto spesse e scivolose. Eccezionali le tagliatelle al coltello con carne di manzo e pepe 牛肉炒刀削(面) Niúròu chǎo dāo xiāo
panini
li chiamano hirata bun cioè panini di Hirata. Hanno scelto il nome nippoamericano per una ricetta che già conosciamo, li fanno – ad esempio – anche da Bob Isola: si tratta di 割包 bao aperti. Molto appetitosi e più grandi della media!
piatti unici
composti con riso carne e verdure in varie combinazioni
Sui tavoli, salse di ogni tipo e bacchette per il self service. Una curiosità, hanno la birra thailandese Chang. Fuori dal locale, in vetrina, c’è una stampa con un bel motto, che rappresenta in pieno il locale ed anche un po’ lo spirito di questo blog. Dice:
non vi proponiamo solamente il cibo, ma anche la cultura.