Da fuori, non ci si accorge subito di questa novità favolosa in città: insegna verde, logo dell’aspirina, alcuni motti in inglese ed in cinese che invitano alla lettura ed alla condivisione. Un buon motivo per fare un salto da Aspirin? Ce n’è ben più di uno..
Bookstore, ovvero libri a volontà
Sono entrata la prima volta da Aspirin una sera di tardo autunno, ora di aperitivo. Sulla sinistra uno scaffale di titoli italiani: il padrino, fiabe italiane, Elena Ferrante. Aspirin è una libreria.
In centro un lungo bancone con letteratura cinese e qualche altro titolo italiano più di nicchia, editori minori, tipo La Nuova Frontiera, Mimesis – collana Il Caffè dei Filosofi.
Piccola oggettistica in legno e libri per bambini, in cinese. Lonely planet (in cinese) di Milano Roma e Parigi. Al piano di sopra, dove campeggiano le fioriere, c’è la cucina italiana spiegata in cinese, un ottimo volume se dovete fare un regalo che studiano lingue.

Vestiti vintage, mobili rimodernati, profumo di nuovo. Spazio arredato in modo originale e curioso. Campeggia in mezzo ai volumi una vecchia macchina da scrivere. Aspirin è un luogo di culto.
Happy hour?
Salendo le scale, si accede alla balconata: libri tutt’intorno, aperitivo al piano di sotto (18.30-21.30 euro 8,5€), Aspirin è un punto di ritrovo.

Ci sono ragazzi ai tavoli che studiano oppure fanno hub/community/job sharing/come si chiama in mezzo agli oggetti di design: ecco perché si definiscono lifestyle bookstore, c’è senza dubbio del fascino in tutto ciò.
Noodles in inverno, gelato d’estate. Oppure il contrario
Seconda visita, inverno pieno, ho una fame non gestibile e sono le due passate. Mi butto dentro, confido nell’acido acetilsalicilico. Cosa c’è da mangiare?
Gelato, gusti particolari, come il mango (ma che buono!), “gusto viola” e puffo che non vedevo da vent’anni buoni. Poi nocciola, stracciatella, anguria, zenzero.

Salutari smoothie di frutta fresca, cocktail creativi (mi riprometto di passare la terza volta per provare aspirin c che ha vodka, limoncello, honey coke, rum and so much more), riso basmati con il pollo. Snack cinesi, tofu fritto o palline di carne su spiedino, snack italiani (muffins, biscotti e torte).

Mentre aspetto i miei noodles istantanei 方便面 Fāngbiànmiàn, faccio caso alla spiegazione del nome Aspirin scritta su una lavagna alla parete. E’ in inglese, parla di chimica, qui si fa sul serio. Ciò che afferro senza ombra di dubbio è questo: se sono giù di tono, se mi serve concentrazione, se ho fame, se cerco il mio spazio, se mi serve un libro intelligente, se voglio un maxi cookie, vengo qui.
Il progetto è ambizioso: uno spazio libero e totalizzante insieme, dove mangiare, leggere, sentire musica o semplicemente non fare nulla. Scoprirò in seguito che nell’offerta di Aspirin c’è anche il brunch del weekend, tanti corsi creativi (seguite il loro profilo Instagram) e diversi libri antichi (in consultazione) che in giro non si trovano più.
Sui tavoloni di legno si può persino usufruire del gioco della dama per fare una partita con un amico.

Una tazza di tè
Terza visita, cerco un buon tè cinese. Ci tengo a dire una cosa, mi voglio confessare. Prima di conoscere il tè cinese, diversi anni fa, ero una di quelle persone che sostengono che il te è acqua sporca. Trovavo il tè, anche quello costoso o pregiato, di cattivo sapore, per di più mi faceva venire acidità di stomaco. Poi ho incontrato il tè cinese e ho scoperto che il sapore è aromatico e leggero, si accompagna bene a tutte le occasioni/pietanze e la mia panza gradisce, non soffre affatto, questa bevanda è un toccasana.
Da Aspirin trovo musica rilassante e che favorisce la concentrazione, teiera adatta al vero te cinese che non usa i filtri. C’è il meccanismo anti-caduta delle foglie nella tazzina, un filtro prima del beccuccio. Selezione di te eccezionale, 绿茶 红茶 老白茶 Lǜchá hóngchá lǎo báichá. Il più economico è il tè alle foglie di loto (8€ teiera) il più pregiato è 新白茶 Xīn báichá, 25€ a teiera. Non strabuzzate gli occhi: due buoni cocktail non sono forse la stessa cosa? Ma un buon tè caldo ristora di più e allevia le sofferenze dell’anima allo stesso modo.

In definitiva, Aspirin è l’alternativa a Feltrinelli RED o Starbucks, una proposta cinese (e italiana!) . A mio gusto, più bello e con meno gente. Filosofie antitetiche, te e caffè, caldo e bibitoni in ghiaccio, persino il Bubble tea. I ragazzi al lavoro sono bravissimi e tranquilli, niente vociare convulso in mezzo al quale gridano il tuo nome scritto su una tazza di carta. Eppure, l’inclusione c’è, funziona e si vede: tutti noi abbiamo davvero qualcosa in comune, qualcosa che va oltre alle postazioni per il lavoro con il pc. Aspirin è il punto d’incontro, il bello e il nuovo come ispirazione (o aspirazione).
Fortissima identità culturale senza fragore, proposta come un fiore.
Nota pratica: Aspirin è aperto dal martedì alla domenica 9.30-22.30
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